L’esercito ucraino riceve carri armati dalla NATO?

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Gli osservatori più attenti avevano chiaramente previsto questo esito. Per come si sono messe le cose in Ucraina solo un plateale riconoscimento, da parte dei governi occidentali, del catastrofico errore commesso, può evitare un allargamento del conflitto. La dirigenza franco – tedesca si è palesemente accorta che le cose si sono spinte troppo oltre, e che ora il rischio di uno spaventoso conflitto in Europa è reale. Purtroppo le mezze rinunce a cui paiono disposti non sono più sufficienti. La volontà di soluzione negoziale del conflitto marcia sempre un passo indietro agli eventi.

Peraltro dietro il quartetto (più Lukashenko nei panni di gioviale cameriere) di Minsk si staglia l’ombra degli Stati Uniti, che hanno già deciso per la guerra e che hanno potere di veto: se si fosse trovato un accordo sgradito, il Dipartimento di Stato, che ormai ha un controllo totale della politica nell’Ucraina Nazionalista avrebbe potuto velocemente rimpiazzare Poroshenko con qualche servitore più diligente. Si tratta, comunque di un problema che presumibilmente non si porrà, visto il fallimento dell’incontro.

Ovviamente prima dell’escalation totale ci saranno ulteriori passaggi. Ma i termini della questione sono ormai chiari: la crisi Ucraina si risolverà solo con un conflitto o con la rimozione di una delle dirigenze politiche che l’hanno scatenata.