Antenne Radio Vaticana: continuano gli studi per accertare i recenti casi di leucemia

 

Non sembra calare la presa delle associazioni e della popolazione contro Radio Vaticana. Questa volta, nuove denunce arrivano dall’associazione “Bambini senza onde”. L’8 Giugno scorso alcuni esponenti del comitato hanno consegnato alla Procura della Repubblica di Roma due denunce e undici cartelle cliniche. Il tribunale di Roma, nell’ambito dell’omicidio colposo a carico di Radio Vaticana, aveva disposto una perizia che ha messo in evidenza la probabile associazione tra l’esposizione residenziale alle strutture della Radio ed i tumori.

“Ci sono zone che sono state affette da malattie del sistema linfoemopoietico dal 2006 ad oggi” affermano i rappresentanti del comitato. Dal sito di Radio Vaticana compaiono le secche risposte a questo problema: l’agenzia di Ricerca della Sanità Pubblica nel Lazio discolpa le antenne Vaticane dai problemi tumorali. Inoltre, la stessa, denuncia una serie di inesattezze mediatiche estraneandosi dalle accuse rivolte, come il numero delle antenne e la loro pericolosità, additando contro i mass-media la responsabilità del fomento popolare intorno a questa vicenda.

Un nodo chiave è sicuramente dato dal fatto che l’ emittente occupa una superficie di circa 425 ettari di territorio all’interno del Comune di Roma, cui è stato concesso il privilegio della extraterritorialità con l’Accordo sottoscritto dallo Stato Italiano e dal Vaticano l’8 ottobre 1951, ratificato con Legge n. 680 del 13 giugno 1952 .Pertanto quelle che sono le normative della legge Italiana in materia di tutela sanitaria dalle radiofrequenze ad alta densità possono essere chiamate in causa fino ad un certo punto.

A far stridere le affermazioni delle due parti è il livello di mortalità infantile nel Lazio: l’associazione “Bambini senza onde” ci dice che secondo le ultime statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità la mortalità infantile del Lazio nel 1994, era di 24 decessi causati da leucemia (un caso ogni 31.646 bambini) su 759.506 bambini di età compresa fra zero e 14 anni. Nel corso dell’anno 2000, nella zona di Cesano e Olgiata, su una popolazione infantile (0-14 anni) di circa 6000 individui, è stato registrato il decesso per leucemia di due bambini (un caso su circa 3.000 bambini).

Mentre per Radio Vaticana la stessa ricerca afferma che: “l’analisi dell’incidenza di leucemia infantile evidenzia che nell’area in studio (raggio 10 Km) il tasso di indicenza non si discosta da quello osservato del comune di Roma, e parla di 8 casi in 13 anni su circa 10 mila bambini.”.

Le zone di Roma chimate in causa comprendonoCesano, Olgiata, La Cerquetta, La Storta, S.Maria di Galeria, Osteria Nuova ed i comuni di Anguillara, Campagnano e Formello. Due parti in nettissima contrapposizione quindi che il Punto di Vista nelle prossime settimane andrà ad approfondire e confrontare. Vi invitiamo dunque a seguire quelli che saranno i nostri aggiornamenti perchè intervisteremo comitati, persone ed esperti contro le antenne Vaticane, dando anche la replica alla Radio per entrare maggiormente nel dettaglio e capire insieme a voi dov’è la verità su un tema che da anni crea dubbi alla popolazione Romana e non solo.