Alla fiera dell’est, per 2 soldi, il petrolio comprò.

Da quando è stato abbattuto l’aereo da guerra russo da parte della Turchia, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto toni minacciosi nei confronti della parte turca, soprattutto perché dubita delle sue intenzioni. Sa che l’aereo è stato abbattuto deliberatamente, come anche non esclude che la sua caduta sia avvenuta su istigazione degli Stati Uniti, che difendono la Turchia. L’America ha promesso di starle accanto nella crisi con “l’orso” russo, attraverso una dichiarazione del presidente Barack Obama, che dà alla Turchia il diritto di difendere il suo spazio aereo contro qualsiasi penetrazione o aggressione esterna.

Questi avvenimenti hanno spinto Putin a vendicarsi sulla Turchia e sul suo presidente, “la volpe” Erdogan, che potrebbe aver già preso ordini dall’America nel tentativo di mettere in imbarazzo il leader russo davanti al suo popolo.

La rabbia di Putin non è derivata dal nulla, soprattutto mentre cerca di sostenere la  Siria affinché non cada nelle mani dei terroristi. Come anche sta cercando di riconquistare il prestigio della Russia a livello mondiale, rifiutando di lasciare il campo da gioco all’America, che approfitta dei conflitti regionali e aumenta la sua ricchezza petrolifera.

I conflitti hanno trovato in Siria un terreno fertile e l’America non ha intenzione di rinunciare al campo da gioco in Medio Oriente, a qualunque costo. La Russia sta cercando di liberare la regione dal terrorismo, soprattutto da Daesh (ISIS) e dal Fronte Al-Nusra e altre organizzazioni terroristiche, che l’America ha contribuito al finanziamento e alla formazione, in accordo con la Turchia.

Non vi è dubbio che le misure risolute che la Russia ha attuato come punizione per la Turchia non incideranno sul reddito né sul PIL. Esse hanno voluto punire Erdogan per il suo agire audace e stupido, in modo da non ripetere i fatti in futuro.

È interessante notare come alcuni arabi ritengono che Erdogan sia un eroe e lo incoraggiano a continuare le sue imprese, offesi da una Russia infedele che ha bombardato la Siria senza pietà.

È interessante altresì notare che vi è una determinazione insolita in alcuni arabi nel voler rovesciare Bashar al-Assad, completando lo scenario della caduta di Saddam, Gheddafi, Ali Saleh, eccetera. Sembra che loro stiano contribuendo all’attuazione di un piano americano per distruggere e dividere la nazione araba fino alla disgregazione tra l’abbattimento dei regimi e l’abbattimento delle nazioni.

La Russia non affilerà le armi, ma le autorità turche non pensino di disfarsi dell’uccisione dei cittadini russi con qualche pomodoro.

Gli alleati della Turchia molto probabilmente faranno pressione sul presidente turco dopo che il ministero della Difesa russo ha rivelato i dati e le prove sull’acquisto del petrolio di presso i terroristi del Daesh, ritengono gli analisti politici occidentali.

 Ieri il ministero della Difesa russo ha presentato le immagini satellitari che mostrano come, dopo aver attraversato il confine con la Turchia, le autocisterne del Daesh, cariche di petrolio, si dirigono verso le raffinerie, nonché ha reso pubblici i dati sulle infrastrutture e gli schemi per il contrabbando del petrolio siriano. Gli analisti occidentali hanno raccontato quale sarà la reazione degli alleati di Ankara a queste rivelazioni

Secondo il direttore della rivista analitica “Foreign Affairs” Srdzha Trifkovic, le prove del ministero della Difesa saranno “parzialmente ignorate e distorte.”

“Credo che Erdogan alzerà i toni e dirà che tutto il materiale è stato costruito ad hoc. Il nocciolo della questione è capire come agiranno gli Stati Uniti. Perché è chiaro che la Turchia è manovrata dagli USA da molto tempo”, — ritiene l’esperto.

Trifkovic ha inoltre osservato che molto probabilmente gli Stati Uniti non si muoveranno, dato che nei 15 mesi precedenti ai raid aerei russi in Siria non era stato fatto nulla.

“La domanda delle domande è se i partner occidentali faranno pressioni su Erdogan per farlo comportare da persona civile come purtroppo non è,” — ha detto Trifkovic.

Secondo l’analista politico ed esperta di Medio Oriente Shramin Narvani, le prove del ministero della Difesa russo hanno spiazzato l’Occidente.

“Penso che la prima reazione che vedremo sarà di imbarazzo, molto probabilmente si manifesterà a porte chiuse. Non c’è alcuna probabilità che gli alleati occidentali della Turchia non sapessero nulla del contrabbando di petrolio tra il Daesh ed Ankara. I loro satelliti e sistemi di ricognizione hanno lo stesso potenziale di quelli russi. Pertanto la prima reazione sarà d’imbarazzo, dopodichè inizierà una vera e propria lotta per stravolgere il quadro delle informazioni,”- è convinta l’analista. La Narvani ha anche sottolineato che Erdogan è molto imprevedibile come leader politico.

“Con Erdogan non si sa mai cosa aspettarsi. Pertanto potremo vedere un’escalation, oppure una de-escalation, in ogni caso cercherà di salvare la propria reputazione, — ha detto. — Penso che su Erdogan ci saranno forte pressioni dalla NATO e dagli alleati occidentali per le rivelazioni della Russia.”