LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, SI APPLICA !!

Uno stato per definirsi tale deve presentare tre caratteri contemporaneamente: la Sovranità, il Popolo e il Territorio.

 Infatti esso si fonda su due pincipi fondamentali: il principio di nazionalita’ (uno stato non è semplicemente un territorio delimitato da confini ma un insieme di istituzioni che un popolo sceglie liberamente di darsi per organizzare la propria convivenza civile) il principio di liberta’(sono riconosciuti alcuni basilari principi di liberta’,di parola,di voto,di associazione ,di eguaglianza di tutti davanti alla legge).

La pluralità di significati del termine nazione emerge nel testo della Costituzione italiana vigente. Secondo V. Crisafulli, ad esempio, nazione è utilizzata per lo più come sinonimo di Stato e, più precisamente, di Stato-comunità o Stato-ordinamento (artt. 9, 16, 49, 87, 98, 120 Cost.) e in un solo caso come sinonimo di popolo (art. 67 Cost.). 

Dal punto di vista giuridico-costituzionale la nazione è la grande «invenzione» della Rivoluzione francese: essa, infatti, è il soggetto che consente di superare definitivamente, da un lato, la distinzione in ordini propria dell’antico regime, fondando un nuovo assetto politico, e, dall’altro, il dualismo tra sovranità del Monarca e sovranità popolare.
 L’idea di nazione della Rivoluzione francese si lega strettamente alle teorie politico-costituzionali di J-E. Sieyès: è, infatti, quest’ultimo a identificare nazione e Terzo Stato, edificando così una nuova nozione di cittadinanza.
 Del pari, è sempre lo stesso Sieyès, in virtù dell’affermazione che la nazione è l’unico soggetto sovrano, in quanto titolare del potere costituente, a promuovere la trasformazione degli Stati Generali in Assemblea nazionale costituente (Assemblea costituente), con il conseguente annullamento dei mandati imperativi conferiti ai delegati.
 È, infine, sempre Sieyès a teorizzare il legame tra la rappresentanza politica e la n.: la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese del 1789 e la successiva Costituzione del 1791 sono l’attuazione di questa grande costruzione teorica, in cui la nazione, unico soggetto titolare della sovranità, delega l’esercizio del potere legislativo a un’assemblea monocamerale (Parlamento), il potere esecutivo al Re (Capo dello Stato) e ai suoi Ministri e il potere giudiziario a giudici elettivi (art. 3 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese del 1789; tit. III, artt. 1 ss., Cost. Francia 1791).
 In questo assetto, va detto che i deputati non rappresentano il loro collegio elettorale, ma la n. intera (tit. III, cap. I, sez. III, art. 7, Cost. Francia 1791), con espressione che si ritrova oggi all’art. 67 Costituzione.

Il concetto di Stato e Nazione:
Lo Stato è un ente politico e giuridico costituito dal popolo, dal territorio e dalla sovranità, invece la Nazione è un’entità storico-culturale, un insieme di individui uniti fra loro dalla lingua, dalla religione e dalle origini comuni. 
Uno Stato è un’istituzione che all’interno di un determinato territorio non ammette la presenza di poteri superiori. In particolare, uno Stato nazionale è uno Stato che esercita il suo potere su individui che, ad esempio, parlano la stessa lingua, seguono la stessa religione, vivono nello stesso territorio. In Europa quasi tutti gli Stati sono nazionali dai tempi della caduta dell’Impero Romano d’Occidente, a parte alcuni di formazione più recente (GermaniaItalia).
La Germania e l’Italia hanno completato questo processo nel 19° secolo con un certo ritardo rispetto agli altri stati europei.
Nel 20° secolo l’idea di nazione è divenuta un gravissimo elemento di contrapposizione nei confronti di nazionalità diverse dalla propria, sfociando nel nazionalismo aggressivo che ha contribuito alle sanguinose guerre del secolo da poco trascorso.

 Il concetto di popolo:
cittadini sono individui dotati di uguali diritti.
E’ cittadino colui il quale è legato allo Stato cui appartiene dal vincolo della cittadinanza.
La nostra Costituzione garantisce a tutte le persone i diritti fondamentali. Sul territorio di uno Stato vivono anche gli stranieri e gli apolidi, ovvero tutti coloro che non possiedono nessuna cittadinanza.
Sia gli stranieri che gli apolidi che risiedono in uno Stato formano la popolazione. La cittadinanza europea garantisce diritti ai membri degli Stati europei che aderiscono all’Unione europea.

Il concetto di territorio:
Il territorio è lo spazio, delimitato da confini, all’interno del quale lo Stato esercita la propria sovranità.
Se, per conquista militare o per qualsiasi altra ragione, lo Stato perde tutto il proprio territorio, cessa di esistere. Esso, privato di un ambito entro il quale esercitare il proprio potere sovrano, non ha più alcuna funzione e non c’è nulla che ne motivi la sopravvivenza.
Ciò spiega la ragione per la quale tutti gli Stati, nessuno escluso, sono pronti a ricorrere alle armi e a sacrificare la vita dei propri cittadini pur di difendere i propri confini. Difendendo i confini e il territorio in essi compreso lo Stato difende se stesso e la propria sopravvivenza.
Il territorio dello Stato comprende:
la terraferma;
le acque territoriali;
lo spazio aereo che sovrasta la terraferma e le acque territoriali;
il sottosuolo sia terrestre che marino.
La terraferma, come tutti sappiamo, è il suolo, cioè la parte solida del territorio.
Le acque territoriali sono costituite da una fascia di mare, solitamente non più ampia di dodici miglia, sulla quale si estende la sovranità dello Stato. Le navi che vi entrano, entrano nel territorio dello Stato e sono soggette alle leggi di questo.
Lo spazio aereo che sovrasta il suolo e le acque territoriali è soggetto anch’esso alla sovranità dello Stato che può vietare a qualsiasi velivolo di entrarvi. Tale potere, tuttavia, si arresta al limite dell’atmosfera, cosicché i satelliti possono orbitare liberamente intorno al globo.

Riassumendo…

IL TERRITORIO NAZIONALE ITALIANO
 viene usato dagli U.S.A. per le sue basi militari… e per esperimenti come le SCIE CHIMICHE… e non sappiamo cos’altro…

LA SOVRANITA’ NAZIONALE
 é in mano a parlamentari corrotti, CHE VOGLIONO CAMBIARE LA COSTITUZIONE per salvare un condannato dalla giusta pena…
 
e… IL POPOLO
salassato e schiavizzato, licenziato e esodato, sfrattato e pignorato… 
se non viene arrestato per furto di cibo nel supermercato,
se non si suicida, se non muore per inquinamento e radiazioni, se non muore per mancanza di cure… ci pensera’ la GUERRA a decimarlo !!

DIFENDERE LA COSTITUZIONE E FARLA APPLICARE
E’ LA NOSTRA DIFESA, PER IL NOSTRO FUTURO DI POPOLO LIBERO,
PER CUI TANTI PARTIGIANI SONO MORTI !!