LA GRECIA NON DEVE ARRENDERSI: Vae victis

 GRECIA CONTRO

Vae victis è una locuzione latina che letteralmente significa Guai ai vinti.
La locuzione è divenuta proverbiale in molte culture e viene più frequentemente utilizzata come amaro commento dinanzi ad una crudele sopraffazione o ad un beffardo accanimento di chi ha di fronte un avversario non più in grado di difendersi.

Secondo lo storico Livio, sarebbe stata pronunciata da Brenno, capo dei Galli Senoni che nel 390 a.C. (o, più probabilmente, nel 386 a.C.) avevano sconfitto e occupato Roma: i Romani stavano pesando su una bilancia l’oro che avrebbero dovuto versare al Gallo come tributo di guerra, quando qualcuno fra loro protestò perché i pesi erano truccati. Brenno allora sfoderò la sua pesante spada e la aggiunse sul piatto dei pesi (da pareggiare con oro), rendendo quindi il calcolo ancora più iniquo, ed esclamando Vae victis, per significare che le condizioni di resa le dettano i vincitori sulla sola base del diritto del più forte.

La spedizione aveva essenzialmente il fine del saccheggio, e per questo si concluse con il versamento di un pesante tributo mentre, se si fosse trattato di una guerra di conquista, una così sconfortante disfatta della città sarebbe stata l’inizio della colonizzazione, con annessione dei territori occupati da parte dei Galli.

Ed ecco che la storia si ripete oggi con la Grecia:

La Grecia apre, ma Eurogruppo e Commissione Ue chiudono la porta, così l’intesa dell’ultimo minuto che sembrava realtà, ora diventa più lontana.
Nella sua lettera, Alexis Tsipras accetta la proposta degli europei, cioè il testo pubblicato domenica scorsa dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker, ma aggiunge cinque punti.
Dopo una timida apertura, Juncker gela ogni speranza: “La Commissione non avrà alcun contatto con il governo di Atene prima del referendum. Ho dato mandato che nessun Commissario intervenga su quesiti, che riguardino la politica greca. E’ mancata la volontà di chiudere, la distanza era di soli 60 milioni”.
La risposta di Tsipras non si è fatta attendere. “La Grecia resta al tavolo negoziale, ma il voto di domenica non è contro l’euro. Siamo contro l’austerity. Votate no, i creditori stanno ricattando i greci, ma questa situazione non durerà per molto. Salari e pensioni non andranno persi”.

Nel 300 a.C. i Galli di Brenno invadono Roma. La città è messa a ferro e fuoco, solo la rocca del Campidoglio resiste all`assedio per ben sette mesi. Infine, Brenno fa un patto: lascerà Roma, purché gli venga consegnata una quantità d`oro sufficiente a sollevare il piatto di una bilancia da lui predisposta, ma in realtà, truccata. Quando un senatore, vedendo che il piatto non si solleva mai, accusa di rubare sul peso, il capo gallo, gettando la spada sulla stessa bilancia, esclama: “Guai ai vinti!”.

Stessa reazione che vediamo oggi, da parte della UE verso la Grecia !!

Dopo che i Romani espugnarono Veio, nuovi nemici portarono la città in estremo pericolo. Infatti, i galli che erano giunti in Italia attraverso le alpi misero in fuga le truppe dei romani presso il fiume Allia. Allora il senato, in tanto pericolo richiamò Camillo dall’esilio. Vi era il consenso di tutti i cittadini: “Se il senato avrà nominato Camillo dittatore, Roma sarà salva.” intanto i Galli arrivano nel foro attraverso porta Collina, nella rocca fanno violenza. “Sarete liberi, Romani, se ci avrete dato il vostro oro.” ma i vostri pesi sono ingiusti, gridano irati i Romani. “pesate anche la mia spada” esclama superbo Brenno, comandante dei galli.

“Guai ai vinti!”

ma i romani non avevano ancora pesato tutto l’oro, quando il dittatore Camillo intervenne. l’oro fu tolto via, fu combattuta una battaglia, i Galli vengono tutti uccisi, affinché non restasse alcun messaggero della strage. I romani lieti perché avevano riguadagnato la patria, decretarono un trionfo a Camillo e lo chiamarono padre della patria e secondo Romolo.

Ecco perchè il popolo Greco non deve arrendersi agli usurai della UE:

Nessuna sottomissione al nemico potra’ rendere meno avido il suo saccheggio della Grecia e dei greci,

al contrario, la sua vittoria lo incentivera’ nel continuare la spremitura fino all’ultima goccia di sangue dei “vinti” !!

E Renzi… ha capito che il posto dell’ultimo della fila…

non sara’ mai vuoto, ma verra’ rimpiazzato dal penultimo ?!?

Forse è per questo che teme la fuoriuscita della Grecia !!

E i vertici europei sanno benissimo che nessuna piramide puo’ reggersi, se si sgretola la base…