SIAMO PASSATI DAL “DELEGATO SINDACALE” AL “SINDACATO NON DELEGATO”

IN MARCIA... PRIMA DELLA FUGA, GLI OPERAI CI SEGUIRANNO...

IN MARCIA… PRIMA DELLA FUGA, GLI OPERAI CI SEGUIRANNO…

SIAMO PASSATI DAL “DELEGATO SINDACALE” AL “SINDACATO NON DELEGATO” E NESSUNO NE PARLA:Rappresentanza sindacale e elezioni Rsu

3 ottobre 2013 alle ore 10.03

SIAMO PASSATI DAL “DELEGATO SINDACALE” AL “SINDACATO NON DELEGATO” E NESSUNO NE PARLA:

Rappresentanza sindacale e elezioni Rsu

L’accordo del 31 Maggio 2013 conclude il percorso iniziato con l’intesa del 28 Giugno 2011 e detta disposizioni che si applicano alle Organizzazioni sindacali firmatarie.
Nel 2011, comma 4 della intesa, già veniva stabilito che ogni organizzazione sindacale firmataria dell’accordo si impegnava a rispettare il principio secondo cui  se la maggioranza in Rsu approva un accordo a maggioranza (basta il 50 più 1), tutte le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo devono impegnarsi al rispetto della intesa.
Con questa premessa era quasi naturale che 2 anni dopo  si arrivasse ad una firma che obbliga le federazioni di categoria a non promuovere “azioni di contrasto agli accordi”.
Il sostegno della Fiom all’accordo del 31 Maggio 2013 la dice lunga sulla natura reale della opposizione dei metalmeccanici Cgil, una opposizione di facciata e non di sostanza come per altro dimostra l’ultimo ordine del giorno approvato in Settembre 2013 nel comitato centrale Fiom .

Fermo restando che nessuna illusione abbiamo mai nutrito per qualche istrione televisivo, il Marchionnismo è ben presente nella intesa del 31 Maggio se per tale intendiamo la impossibilità di una federazione sindacale di contrastare un accordo siglato dalle altre sigle in nome della cosiddetta esigibilità degli impegni assunti. Di conseguenza chi si erge ad avversario del Marchionnismo ne applica i dettami all’interno delle regole che determinano la rappresentanza sindacale. Questo è il bluff della Fiom, questa è la contraddizione della Cgil

E ANCHE QUESTA VOLTA ABBIAMO FOTTUTO I LAVORATORI !!

E ANCHE QUESTA VOLTA ABBIAMO FOTTUTO I LAVORATORI !!

Nella intesa del 2011 si introducevano i meccanismi delle deroghe(su materie rilevanti quali orari, organizzazione del lavoro e prestazioni lavorative…praticamente su tutto)   attraverso “strumenti di articolazione contrattuale mirati ad assicurare la capacità di aderire alle esigenze degli specifici contesti produttivi” . In altri termini, sempre con l’accordo del 2011, si apriva la strada alle deroghe prevedendole all’interno dei contratti nazionali, quei ccnl che da oggi in poi saranno chiamati a recepire l’intesa del 2013 in materia di rappresentanza, di annullamento delle rsa, di elezioni rsu indette solo dalle organizzazioni sindacali firmatarie della intesa del 31 maggio, contratti nazionali l’adesione ai quali sarà elemento dirimente per partecipare alle stesse elezioni rsu per le organizzazioni di base non firmatarie, organizzazioni di base che lungi dal raggiungere la rappresentatività nazionale non potranno neppure accorparsi per partecipare alle elezioni rsu ma dovranno andare separatamente al voto.

Alla luce di queste considerazioni le strade da percorrere sono

  • Fondere i tanti sindacati di base in una stessa organizzazione  ma alla luce della sempre più grande frammentazione questo  ragionevole obiettivo è sempre meno percorribile.
  • Una battaglia legale  e una battaglia politico sindacale che leghi la questione della democrazia sindacale alla conquista di potere di acquisto di contrattazione in un quadro legislativo sfavorevole al sindacalismo di base e soprattutto costruito ad arte per impedire ai lavoratori il conflitto(in questa ottica si spiega la impossibilità del delegato rsu a cambiare sigla pena la decadenza da delegato)

Veniamo infine alle elezioni Rsu nell’igiene ambientale non prima di avere ricordato che tutti i contratti nazionali dovranno recepire, e peggiorare, i contenuti della intesa del 31 Maggio scorso, quindi è anche ipotizzabile che in molti ccnl non possa essere sufficiente (per partecipare alle elezioni rsu) una semplice e formale adesione ai contratti nazionali e agli accordi interconfederali (in primis le intese del 2011 e del 2013) impegnando lo stesso sindacato di base a non promuovere azioni di contrasto con gli accordi siglati dal 51% delle Rsu pena sanzioni per il sindacato e i lavoratori oltre alla decadenza dei delegati (uno scenario alquanto probabile).
A mo’ di esempio citiamo l’accordo interconfederale di poche settimane fa,  tra Cgil Cisl Uil e Legacoop e Confcooperative, che impegna tutte le organizzazioni sindacali, firmatarie e non, che vogliano partecipare alle Rsu a sottoscrivere contratti nazionali di categoria e accordi interconfederali.

Nel caso specifico dell’igiene ambientale è richiesta ad ogni organizzazione sindacale la sottoscrizione anche del ccnl fise e federambiente, in assenza della quale non sarà possibile presentare liste alle elezioni rsu di autunno 2013

Per partecipare alle elezioni Rsu nell’igiene ambientale, sarà necessario accettare espressamente e formalmente il vigente ccnl e i vigenti accordi interconfederali, ciò presuppone una formale accettazione di intese e contratti i contenuti dei quali abbiamo sempre avversato ma allo stesso tempo sono vigenti le regole dettate dalle ultime intese interconfederali.

Nel settore igiene ambientale, tanto il CCNL Fise quanto quello Federambiente (a cui si deve aderire esplicitamente per partecipare alle elezioni RSU) contengono la seguente disposizione:

SONO COMODE QUESTE POLTRONE...

SONO COMODE QUESTE POLTRONE…

Art. 2 lett. B)
I contratti collettivi aziendali, sia per le parti economiche che per quelle normative, sono efficaci per tutto il personale in forza e vincolano tutte le Associazioni sindacali riconosciute in azienda al sensi della legge n. 300/1970, se approvati dalla maggioranza dei componenti della Rappresentanza sindacale unitaria ovvero alle condizioni di cui alla Norma transitoria.
I contratti collettivi aziendali, approvati alle condizioni di cui sopra, che defmiscono clausole di tregua sindacale finalizzate a garantire l’esigibilità degli impegni assunti con la contrattazione collettiva, hanno effetto vincolante esclusivamente per tutte le Associazioni sindacali riconosciute in azienda ai sensi della legge n. 300/1970 e non per i singoli lavoratori.

I prossimi contratti  nazionali di categoria molto probabilmente inseriranno clausole sempre più stringenti per aggirare una adesione formale e non sostanziale ai contenuti delle intese, una adesione tecnica che ha permesso negli anni al sindacato di base di partecipare alle elezioni rsu (anche con le clausole del 33% dei seggi spettanti di diritto a cgil cisl uil, clausole oggi soppresse ma sostituite da regole ancora più negative) .
Fino ad allora,  quando i CCNl di categoria non peggioreranno (non c’è limite al male) i già pessimi contenuti delle intese nazionali, fino a quando saremo nella condizione di potere esercitare una azione sindacale degna di nota dentro e fuori le rsu, i cobas dovranno partecipare alle elezioni rsu perché senza una rappresentanza riconosciuta nei luoghi di lavoro (la intesa del 2013 cancella le rsa) perderemmo anche quel poco consenso guadagnato in questi anni .
C’è da dire che gli spazi di agibilità dentro le Rsu sono sempre più ristretti ma in questi tempi non vediamo sorgere al di fuori delle rsu e in antitesi alle stesse percorsi di autorganizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici. In assenza di alternative praticabili, ancora per un po’ non ci resta che accettare il male minore , ossia sottoscrivere alcuni ccnl e partecipare alle rsu

ACCORDO RAGGIUNTO: PIU' AIUTI ALLE INDUSTRIE E PIU' TASSE AI LAVORATORI...

ACCORDO RAGGIUNTO: PIU’ AIUTI ALLE INDUSTRIE E PIU’ TASSE AI LAVORATORI…