CE L’HANNO SEMPRE DETTO: E’ LA LEGGE DI MERCATO…

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CE L’HANNO SEMPRE DETTO, QUANDO DOVEVANO GIUSTIFICARE…

Ma le regole vengono infrante o applicate, in questo periodo neo-dittatoriale fascista, in base a chi ne sia il beneficiario…
Abbiamo ultimamente constatato come sia possibile, cancellare tutti i “diritti conquistati” dei lavoratori… ma non è possibile cancellare i “diritti acquisiti” da politici e manager da 20.000 €uro mensili, con vitalizi fino alla terza generazione !!

In questi giorni ha fatto notizia l’apertura di una procedura da parte dell’Antitrust europea nei confronti di Gazprom,  gigante russo dell’energia.
Arriva pochi giorni dopo un’analoga decisione nei confronti di Google, e tanto è bastato far dire che “l’Unione Europea non guarda in faccia a nessuno, è obiettiva”.

Solita propaganda gratuita (ma non per le tasche dei consumatori) !!
Sul monopolio globale di Google, sia nel campo dei motori di ricerca che in quello dei sistemi operativi per smartphone ci sono pochissimi dubbi. Mentre nella produzione di gas Gazprom è un concorrente tra tanti, e nemmeno il principale (la stessa Unione Europea ha come fornitori Algeria, Arabia Saudita, Norvegia, in piccola parte residua anche la Libia). Per esempio, su 300 miliardi di metri cubi di gas russo importati dall’Europa solo 125 vengono da Gazprom.

Scelta politica, dunque, non “necessità” antitrust. E scelta non motivabile con dati di fatto.

Per poter comunque contestare a Gazprom un comportamento “illecito” l’antitrust di Bruxelles si è dovuta affidare alle presunte “scorrettezze” commesse non contro il “libero mercato”, ma solo contro “alcuni clienti”. Guarda caso alcuni paesi dell’Europa dell’Est sempre pronti a chiedere fulmini e tempeste contro Mosca.

Ma come si fa a contestare l’«abuso di posizione dominante» solo contro “alcuni clienti”?
In un “libero mercato” è possibile rivolgersi ad altri produttori, se il prezzo è inferiore, oppre se, a parita’ di prezzo, offre merce di qualita’ superiore.

L’accusa è dunque stata formulata in altro modo. Gazprom avrebbe attuato una «politica dei prezzi sleale», «ostacolato la concorrenza transfrontaliera»…
Ma in questo caso dovrebbero spiegarci le “tasse doganali”, che disincentivano i cittadini dal comprare prodotti esteri… che costerebbero la meta’ in confronto a prodotti locali !!

Soprattutto, fanno notare gli analisti, ci sarebbe bisogno di stabilire qual’è il prezzo giusto del gas. E questo, nel “libero mercato”, è un problema delegato alla libera azione di venditori e compratori, al momento di firmare i contratti.

Formalmente, l’accusa è di aver costretto Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia a restrizioni territoriali negli accordi di fornitura con i grossisti e alcuni clienti industriali, vietando l’export del gas e imponendo clausole che limitano l’utilizzo del gas a un territorio specifico. Questi paesi, insomma, nel contratto liberamente sottoscritto, avrebbe accettato di non riesportare le partite di gas ricevute da Gazprom, che in via alquanto misteriosa avrebbero teoricamente potuto diminuire di prezzo (di solito, quando si rivende a terzi, il prezzo aumenta).

E in ogni caso: qual’è il “prezzo giusto”?

La commissione, guidata dalla danese Margrethe Vestager si è inoltrata nell’analisi, delle formule usate dai russi per arrivare a determinare il prezzo richiesto, mettendo sotto accusa l’indicizzazione rispetto al prezzo del petrolio.

Peccato che così facciano tutti i fornitori di gas al mondo. E in ogni caso, visto il crollo del prezzo del greggio nell’ultimo anno, questa indicizzazione va addirittura a favore dei clienti, non del venditore.

E’ una cosa risaputa, e imparata a memoria a furia di sentircela ripetere: Il prezzo sale o scende,in base alla domanda e alla offerta sul mercato !!

Se la domanda di un prodotto è superiore, alla quantita’ DISPONIBILE di quel prodotto… il prezzo SALE.

Se la domanda è inferiore, alla quantita’ di prodotto offerto in vendita… il prezzo SCENDE.

CE L’HANNO SEMPRE DETTO, QUANDO DOVEVANO GIUSTIFICARE GLI AUMENTI DEI PREZZI !!

Altra “regola di mercato” riguarda la differenza, di prezzo al dettaglio rispetto al prezzo all’ingrosso. E ci hanno sempre detto che, “la colpa” del lievitare dei prezzi, era dovuta ai molti passaggi intermedi tra il produttore e il consumatore…

Ora cercano di farcelo dimenticare…

altrimenti i lavoratori inizierebbero a esigere la stessa “legge di mercato”…

anche nel mercato del lavoro !!

Hanno cancellato gli uffici di collocamento, passaggio UNICO tra CHI CERCA E OFFRE LAVORO, per sostituirlo con MIGLIAIA di agenzie e cooperative per il lavoro interinale e precario, in pratica una legalizzazione del CAPORALATO !!

E per poche ore di lavoro il salario orario SCENDE (al contrario di come dovrebbe essere secondo la suddetta “legge di mercato”), in pratica lavoriamo “al dettaglio” con salario “all’ingrosso” ?!?

Il “libero mercato”, se esiste, non c’entra nulla con la criminalizzazione verso il fornitore russo…

come non centra nulla con il taglio dei salari e dei diritti dei lavoratori !!